About LEDA
“I Leda con questo album firmano un lavoro solido e raffinato, confermando come l’underground italiano sia vivo e vegeto e sappia produrre band di assoluto talento”
Luigi Cattaneo – Progressivamente blog
“Un album dal titolo Memorie dal futuro, e dall’impatto importante per l’ascoltatore. Sono infatti le loro canzoni che ci pongono di fronte a un ascolto attento, come necessità e scelta, e che veicolano una visione del mondo piuttosto precisa, forse cupa, anzi, certamente cupa, ma non deprimente. Canzoni di resistenza, a loro modo, culturale e politica, canzoni che affondano le radici (e le ali) negli anni Novanta.”
Michele Monina – Optimagazine
“Chitarre robuste, spesso a pennellate corpose, ma anche ben calibrate ed espressive, impalpabili synth di sfondo, la dolcezza carnosa e la delicatezza intensa della voce della Abrami sono le caratteristiche principali di quest`album; i ritmi variano, cosicché i pezzi guizzano, gorgheggiano, fluiscono, sgocciolano tra parole che scavano nelle emozioni, scolpendo di contro immagini che incarnano stati d`animo.”
Ambrosia J. S. Imbornone – Mescalina
“I Leda sono riusciti nell’intento di evocare storie, fatti ed aneddotiche con eleganza ed istrionismo, immortalando 11 “Memorie dal futuro”, che non saranno dimenticate in fretta: scommettiamo?
Max Casali – Freakout magazine / soundsgoodwebzine
“Se mi guardo intorno, non mi piace quello che vedo e una cosa in particolare mi interessa, in questo tempo di coltre nebbiosa sugli occhi: la capacità di alcuni esseri umani di trasformare una infestante realtà in visioni. I Leda ci sono riusciti.”
Libera Capozucca – Carteggi Letterari
“Memorie Dal Futuro sembra essere … un viaggio spontaneo tra le percezioni sensoriali più intime che oggi mancano sempre di più grazie alla tempesta di informazioni ed influenze alle quali ogni giorno siamo sottoposti. Potremmo dire che l’album in questione sia nato in una sorta di eremo fuori dal tempo e fuori da ogni luogo se non fosse che a noi piace stare con i piedi per terra, come lo sono anche questi ragazzi marchigiani che, sinceramente, per ora, ci son piaciuti.”
Raffaele Astore - Area Rock / Rock Garage
“Un revival garage rock con slanci new wave e qualche sprazzo di psichedelia, è sicuramente personale e unico. I musicisti che vi partecipano sono di una caratura rara ed è davvero un piacere per le orecchie percepire la sensibilità dei quattro e la splendida coesione che creano negli arrangiamenti e nella composizione dei brani, il tutto coronato dalla splendida voce da sibilla del mondo antico di Serena”
Raffaele Astore - Area Rock / Rock Garage
“Memorie dal futuro”, primo lavoro di questo combo artistico di notevole caratura, coglie gli ingredienti e i suoni più raffinati da ambienti alternative rock e garage, incastonandoli tra loro e plasmandoli con un distinto ed elegante gusto per le atmosfere psichedeliche e rarefatte.”
Doriana Tozzi – Rockit
“Intrecci di chitarre, quelle belle che vengono da un intenso retaggio di chi si è spaccato i timpani nei localini degli anni Novanta, una voce femminile pura e non impostata, intensa e diretta, per nulla virtuosa, e per questo di un’innocenza rara che tocca corde che avevamo dimenticato di avere, un inverno passato in sala prove, un disco che può vantare un mastering a cura di Pete Maher (The Rolling Stones, Depeche Mode, U2, Pixies), una collaborazione con Francesco Ferracuti per i testi, oscuri, ermetici, di quelle situazioni che ognuno riesce a riempire di ricordi propri e crepe emotive da riempire. Un mix unico, e piuttosto invidiabile. Giudizio riassuntivo: 9/10”
Smoking Area – Indie Roccia
“Le distorsioni della chitarra lanciano guizzi che sembrano macchie d'inchiostro. Intanto, le pelli si accordano secondo il ritmo che è organico e dinamico e che pure arriva ai sensi. Il basso è nero, anche dove batte il sole. Sincero e ricercato, "Memorie dal Futuro" dei Leda è un disco d'esordio contemporaneo perché coniuga con attenzione la ricerca alla "memoria", il quotidiano come scarto o avanzo dei sogni, soprattutto se fatti di giorno. Un disco, insomma, che è un ottimo esordio.”
Fortuna Maiolini – Music.it
“Il panorama musicale italiano è ancora in grado di regalare emozioni anche agli amanti della musica underground. Indie’s Not Dead e con indie non intendiamo il cantautorato pop, che sempre più spesso viene rifilato come indie (anche se poi, magari, l’artista è anche rappresentato da una major). La musica indipendente vera è altro. Andate su Spotify e ascoltate i Leda.”
Antonella D’agnano – Lo Sbuffo
“Se amate la musica che fa riflettere, pensare, se cercate dei versi che sembrano parlare di voi, che vi entrano nella testa e nel cuore, “Memorie da Futuro” è quello che aspettavate di sentire. Giudizio finale: 4/5 ”
Luca Cameli – Crunched
“Memorie dal futuro è il sorprendente album d’esordio per i LEDA, un’opera prima da non sembrare tale per la qualità espressa in essa. Un disco, questo, fatto di elementi giusti e gradienti ben dosati, da un mutevole alternative rock (e relative declinazioni) a testi che trasmettono fino in fondo un proprio messaggio”
Angelo Bianco – XTM
“Sono un po’ alieni, così andrebbero definiti, i Leda, band eccezionale, ricca di talento e di sfumature dark, benché al contempo in grado di riempire di luce l’atmosfera attraverso brani che sembrano provenire da un altro pianeta. O forse, proprio dal futuro. E noi, nel pianeta futuro dei Leda, ci troviamo benissimo.”
Leslie Fadlon – Bootleg
“Il disco dei Leda è un salto nel passato, perché sembra trarre origine soprattutto dalle sonorità di un ventennio fa. Ma nel complesso non c'è nostalgia, semmai un uso corretto di strumenti e suoni spesso abrasivi e suggestivi. Il risultato è un album con radici ben piantate e ricco di spunti.”
Fabio Alcini – Traks
"Grande suono chitarristico, elettronica misurata e non invasiva, il disco dei Leda spicca anche per le sue atmosfere non di rado malinconiche, per la poeticità e profondità dei testi e per la bella voce, tratto distintivo al’interno di un lavoro che vi suggerisco caldamente di ascoltare”
Giovanni Graziano – Tutto Rock
“Un concentrato di chitarre distorte ed atmosfere claustrofobiche all’interno delle quali la voce naviga come una lucina nel buio, disegnando melodie intriganti e incisive. Un progetto dallo spirito puro che viaggia in perfetto equilibrio tra stoner e rock d’autore”
Roberto Bonfanti – Rock Targato Italia
“L’EP va giù che è un piacere e si presta a molteplici situazioni: lo metti in macchina mentre viaggi ed ha il suo perché; lo metti in cuffia mentre sei in solitaria apprezzando un panorama ed ha un suo perché; lo metti ad una rimpatriata di amici come sottofondo ed ha un suo perché. Vive di vita propria, indipendentemente dal contesto in cui suona, elastico come pochi.”
Mario Aiello – Spettacoli e cultura
“Le chitarre crude, i riff violenti, la batteria che picchia forte danno vita ad un spund aggressivo … che si schianta e si fonde con la splendida voce … delicata, senza sovrastrutture, cruda e diretta, che riesce a toccare le corde emotive più profonde”
Receindie
“Un disco decisamente bello, con una varietà di momenti musicali. In tutta la scaletta si gode di una eccellenza di contaminazioni e della perfetta accoppiata tra una trama musicale sempre centrata con un cantato in linea, un disco che si avvale di una scrittura testuale validissima e che rappresenta un ottimo momento di ascolto”
Maurizio Donini – Tutto Rock
“Atmosfere che ricordano il deserto e le assolate lande brulle americane, gli Smashing Pumpkins e Anouk che stringono le mani ai Timoria”
Endofacentury
“Questo è un album che può risvegliare le menti di chi vive ostaggio di un analfabetismo culturale ed emotivo. Un album che solo chi vuole usare il cervello per crescere mentalmente può ascoltare”
Salvatore Imperio – Musica Italiana Emergente
“Undici tracce che sembrano scritte nella placenta del tempo ritrovato, velate di ribelle malinconia, in cui il filo conduttore è l’evocativa necessità - metaforica e concreta – di tornare a percepire il pulpito di un mondo attanagliato dall’eterno presente”
Luca Pakarov – Il Manifesto
Contatti
Informazioni generali:
info@ledamusic.com
Il Piccio Records:
label@ilpiccio.com
Booking:
altinicose@gmail.com
Safe&SOUND (Italia)
giovanni@safeandsound.it
Peyote Press (Estero):
info@peyotepress.eu
Seitutto (Digital PR):
seitutto.press@gmail.com
Per qualsiasi altra informazione riempite il form sottostante:
Nessun evento in programmazione
Eventi passati
Nessun evento in programmazione